Ripartono a pieno ritmo i mercati mondiali, dopo la pausa per le festività di inizio anno, che hanno visto diverse piazze chiuse anche oltre il giorno 2 gennaio, e con la ripresa alle normali contrattazioni, dovremmo assistere al ritorno dei volumi, con buona probabilità già nella sessione americana di oggi lunedi 10 gennaio.

La settimana che ci attende sarà ricca di market movers rilevanti, special modo per quanto riguarda l’inflazione americana, con la pubblicazione dell’Indice prezzi al consumo e a seguire l’indice dei prezzi alla produzione, attesi entrambi ancora in aumento.

I timori legari al balance sheet reduction, non sono terminati, anzi, la paura di una FED iper aggressiva ha condizionato il comparto equity per tutta la scorsa settimana, portando gli indici mondiali a performare tutti in territorio negativo.

Forti le vendite quindi sia per il comparto equity, ma anche per l’obbligazionario, che non sente più il supporto della banca centrale americana, e induce gli operatori a simularne l’alleggerimento di portafoglio, con la ovvia conseguenza di un innalzamento dei tassi di interesse, in primis sulle scadenze di più breve periodo come il 2 anni, e a seguire il decennale che è alla soglia dell’+1.8%.

Stabile nel suo insieme il valutario, che ha visto la scorsa settimana una discreta forza di sterline, che si sta esprimendo contro quasi tutte le altre majors.

Eurgbp , data la totale neutralità della valuta unica, continua a rimanere schiacciato sui supporti di 0.8330, che se rotto a ribasso spingerebbe i prezzi alle successive aree di supporto di 0.82e 3/4 , area supportiva che ha svolto la sua funzione egregiamente gia nel febbraio 2020 e nel dicembre 2019, dettanto i minimi di un ampio range che dura dall’agosto 2018, e che vede i suoi massimi a 0.93 e ¼ in primis e 0.94 e ¼ come massima estensione.

Forte la sterlina anche contro il dollaro neozelandese, che soffre insieme al dollaro australiano la forte fase di risk off, e che ha permesso al cross di arrivare alle aree di 2.0000, zona di resistenza storica, vista nell’agosto 2020 per ben 2 volte.

Anche contro lo yen la sterlina ha concluso un’ottima settimana, portandosi alle porte dei massimi di 157.e ¾ , rotta la quale potremmo avere allunghi in primis nelle aree di 158 e ¼ , oltre i quali non abbiamo livelli interessanti fino a 163 figura area vista nel lontano maggio 2016.

Sarà dunque interessante seguire la pubblicazione del Pil del Regno Unito in programma per venerdì, che potrebbe dettare nuovi ritmi alla valuta britannica