MARKET MOVERS - 7° SETTIMANA 24 – INFLAZIONE USA, AGO DELLA BILANCIA PER LA FED

Financial Markets Background
I brillanti dati dell’economia USA hanno spinto la FED verso toni meno dovish nell’ultima riunione di Gennaio, dichiarando di cercare maggiori evidente nei dati sull’inflazione USA di un ritorno verso i target del 2%. Gli ottimi dati sull’occupazione ed i brillanti PMI forniscono alla FED tutto il tempo necessario per valutare l’andamento dei prezzi e adeguare le politiche monetarie in ovvia conseguenza. Nessuna necessità dunque di anticipare la curva dell’economia , ma di certo una adeguata prontezza da parte della FED è richiesta, pertanto i dati sull’inflazione Usa che ci attendono la prossima settimana diventano ago della bilancia per dei potenziali tagli già nella riunione di Marzo , o se i dati dovessero ancora fornire incertezze, si potrebbe rimandare tutto a maggio.
Passiamo ora in rassegna quali i principali market movers della prossima settimana:
Lunedi 12 Febbraio
- ORE 08.00 INFLATION RATE YOY Danimarca
Attesi in apertura di settimana i dati sull’inflazione danese, che sebbene non siano catalogati spesso come dati ad alto impatto sui mercati, restano a nostro avviso un’importante dato precursore molte volte dell’inflazione europea con la quale vive una correlazione prossima al 100%. Il dato precedente aveva confermato il colpo di coda atteso dalla BCE , passando da un 0.6% al 0.7%. l’attesa per un’inflazione ancora persistente in tutto il q1 2024 rende possibile un dato in linea con il precedente.
Martedì 13 Febbraio
- ORE 08.00 UNEMPLOYMENT RATE UK
La mattina sarà caratterizzata dai dati sulla disoccupazione UK , dati che potrebbero attestarsi al +4.0% in leggero aumento rispetto al precedente +3.9%, come segnale di un’economia messa alle strette dalla morsa dei tassi BoE. Un dato che metta in evidenza una maggiore disoccupazione potrebbe tuttavia essere interpretato come pressione ad un più rapido taglio del costo del denaro da parte della banca centrale al fine di sostenere l’economia UK ed evitare una fase recessiva.
- ORE 14.30 INFLATION RATE YoY USA
Attesi I dati , in tutte el loro declinazioni , per l’inflazione americana. I dati core, da sempre preferiti per le valutazioni della FED su base annua si attestano ad un atteso +3.8% rispetto al precedente +3.9%, dato che sebbene migliore del precedente vedrebbe ancora lontani gli obiettivi del 2%. Solo dati che possano stupire il mercato , superando le attese potrebbero dare un impatto importante alle quotazioni, generando fiducia in caso di un’inflazione più vicina ai target e timori in caso di un’inflazione che dovesse mostrarsi ancora vischiosa.
Mercoledì 14 Febbraio
- ORE 08.00 INFLATION RATE UK
È il turno del Regno Unito, che vive ancora un’alta pressione inflazionistica, con l’ultima rilevazione che si è attestata al +4.0%. le attese sono per un 4.2%, dato che porterebbe la BoE a mantenere toni aggressivi nelle prossime riunioni di fine q1
Giovedì 15 Febbraio
- ORE 00.50 GDP QoQ GIAPPONE
Attesi per giovedi I dati sul Pil giapponese nella loro lettura preliminare e quindi a maggior impatto pe ri mercati. La lunga fase di rallentamento economico pone ora gli operatori in una speranza di ripartenza, con le politiche della Boj che continuano ad immettere stimoli finalizzati ad una ripartenza della domanda aggregata e dei consumi. Le aspettative si attestano ad un +0.3% rispetto al precedente -0.7%.
- ORE 14.30 RETAIL SALES MoM USA
Attesi nel pomeriggio I dati per le vendite al dettaglio USA che potrebbero vivere una battuta di arresto e passare dal precedente +0.6% al -0.1% secondo le stime.
Venerdì 16 Febbraio
- ORE 08.00 RETAIL SALES UK
La mattina si apre con le vendite al dettaglio UK che dopo la pessima lettura dello scorso mese che si è attestata ad un -3.2% spera ora in un respiro con stime che si attestano ad un +1.5%.
- ORE 16.00 CONSUMER SENTIMENT MICHIGAN USA
Attesi i dati sulla fiducia dei consumatori dell’università del Michigan, dato che potrebbe monstrare ancora positività , passando dal precedente 79 al +80, segnale che per i consumatori l’economia resta robusta, fiducia nel futuro e apertura ai consumi… la FED potrebbe dover avere ancora molto da lavorare.
Buon Trading
Salvatore Bilotta
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