INFLAZIONE EUROPEA E BCE

Ancora debolezza sulle borse mondiali fino alle chiusure di ieri sera, che hanno visto ancora una seduta in territorio negativo , portando diversi listini sui livelli di supporto chiave di medio periodo.
Ieri sera l’SP500 ha chiuso a ridosso dei 4530 punti rompendo i minimi della scorsa settimana, il DJ segna la sua quinta seduta negativa consecutiva partita dai 36511 punti ed estendendosi con un movimento del -4.17%, fino ai minimi di ieri sera.
I tecnologici, sono riapprodati alle aree di 15000 punti, che ora coincidono con la mm200 su base giornaliera, creando un supporto di tutto rispetto, che se violato potrebbe decretare allunghi fino a 14390 punti.
I rendimenti obbligazionari mondiali respirano leggermente, il T-note a 10 anni americano resta sulle aree dell’1.80% di rendimento, abbandonando i massimi di 1.89% visti nei giorni scorsi.
Ne beneficia subito il gold, che ieri ha rotto gli indugi portandosi al di sopra delle aree di 1830$ fino a raggiungere i 1842$ di massimo intraday, proiettandosi cosi verso le prossime aree di resistenza poste a 1868$.
Stabile il WTI che resta al disopra degli 85$ al barile, dopo aver provato un allungo a 87.35$ sembra consolidare il trend ascendente, che vede le successive aree di resistenza ai 91$ , anche se rimaniamo perplessi di quanto ancora potrà salire il prezzo degli energetici, prima che le forze politiche , già ampiamente intenzionate a combattere l’inflazione non intervengano in qualche modo per calmierare i prezzi che ricadranno inevitabilmente sui consumatori.
Oggi il calendario economico vede la pubblicazione dell’Indice dei Prezzi al Consumo per l’Eurozona, e a seguire la pubblicazione delle minute della BCE, ponendoci in massima allerta sull’Euro.
Le aspettative di un intervento da parte della Banca Centrale europea atte a calmierare l’inflazione salgono di giorno in giorno, con i dati che mostrano un’inflazione in aumento in tutto il mondo occidentale.
Il comparto forex dunque sembra vivere giorni di attesa, con eurusd che continua a rimanere in un chiaro canale lateral-rialzista, senza riuscire ad approfondire ribassi oltre 1.1320-1.13
Il dollaro americano , in attesa della FED per la prossima settimana, rimane in una fase di incertezza, alternando giorni di rialzo a giorni di ribasso, seguendo i movimenti del comparto equity, e lasciando cosi anche i traders retail senza un vero sentiment direzionale.
Resta interessante il dollaro neozelandese, che vede i retail esposti all’88% long sul basket incrementando del 10% la loro esposizione di ieri, dopo i movimenti di ribasso visti stanotte sulla valuta oceanica, portando maggiore attrazione ai cross come nzdcad, che ha raggiunto le prime restistenza chiave di medio termine poste a 0.8440 sbilanciando i retail in posizioni long per ben il 94% di loro.
Seguiremo con attenzione i dati previsti per la giornata oggi, che potrebbero portare a importanti movimenti sulla moneta unica.
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