🔴 INFLATION RATE UK

Cala l’inflazione nel Regno Unito, e sebbene il dato sia passato in secondo piano rispetto al più atteso appuntamento con la FED di questa sera, non possiamo evitare di prendere atto che la possibilità di una pausa da parte della BOE inizia ad essere un’opzione concreta.

 

Le decisioni di politica monetaria da parte della BOE sono state tutte mirate ad una corsa al rialzo , cosi come per il resto delle economie G20, per intraprendere una lotta senza quartiere all’iper inflazione di questi ultimi due anni, cosi da un costo del denaro a 0 visto agli inizi del 2022 siamo passati ad un 5.25% in una serie senza sosta di incrementi che ha messo a dura prova l’economia UK.

La congiuntura macroeconomica Uk rimane profondamente provata con un rapporto debito /pil a 100.6, debito su cui gravano forti interessi anche a causa del mancato controllo della curva dei tassi, operazione necessaria per far rientrare parte della liquidità messa in campo per il salvataggio dalla crisi pandemica.

La BOE non può sostenere progetti di politica fiscale che non siamo improntati ad un uso delle risorse già disponibili, aumentare la base del debito risulta al momento una soluzione non attuabile per rilanciare l’economia che rimane preda di politiche fiscali restrittive.

L’impossibilità di rilanciare l’economia si evidenzia nel tasso di disoccupazione e soprattutto nei consumi, con una domanda aggregata in pieno crollo, basti guardare le vendite al dettaglio che restano in territorio negativo oramai dal q3 del 2022 e non riesce a recuperare terreno, questo porta ad un forte rallentamento del GDP che ha sfiorato nell’ultima rilevazione la recessione tecnica.

In questo contesto arrivano i dati sull’inflazione che inizia a manifestare le dovute reazioni alle politiche monetarie della BOE, con un calo al 6.2% dal 6.9% del CPI core, mentre il CPIH cala da un +7% al 6.7%, dando cosi speranza alla BOE di poter prendere una pausa dalla serie di rialzi dei tassi nella prossima riunione di domani.

La prospettiva di un nulla di fatto da parte della BOE, non piace agli operatori che trovano ancora una congiuntura macroeconomica asfittica che in un contesto di alta inflazione potrebbe dare vita ad uno scenario di stagflazione, pertanto si sceglie la strada delle vendite al momento sulla sterlina che perde terreno contro tutte le altre majors portandosi sui minimi di periodo.

Vedremo domani quale sarà la mossa della BOE e come reagirà la sterlina che resta con il dollaro usa l’ asset da monitorare in questi giorni

BUONA GIORNATA

SALVATORE BILOTTA