La FED ha scatenato le vendite di dollari USA, con la prospettiva di un 2024 all’insegna dei tagli tassi ben oltre quanto si potesse pensare nel settembre di questo anno, gli operatori decidono di puntare tutto al risk on, con vendite massicce di dollari USA e acquisto di oceaniche.

Il mondo fx quindi sembra volersi indirizzare verso un 2024 di debolezza per il biglietto verde, mentre le valute cicliche come il dollaro australiano ed il neo zelandese prendono i consueti toni rialzisti , tipici della loro stagionalità dicembrina.

Il sentiment dei trader retail non tarda ad adeguarsi, e parte la caccia al mean reverting che potrebbe durare molto più di quanto si possa rimanere solvibili, andiamo a vedere cosa accade dunque:

tutte le majors spingono a rialzo approfittando della debolezza del dollaro, e su eurusd compare un 75% si posizioni short, ancora sulla sterlina un 72 %short, ancora sulle oceaniche, un 87% short per Australia e un 88% short su nzdusd. Gli acquisti di dollari vanno anche su usdchf che si porta ad un 90% long come usdcad con un 67% long, per concludere con usdjpy con un 62% long, insomma il mondo retail continua a comprare la caduta dei dollari usa.

Tra gli asset che riteniamo interessanti da monitorare proponiamo audusd, sul quale si presenta una ottima tendenza long, a massimi e minimi crescenti, sostenuta dal fascio di medie improntato a rialzo e quotazioni sopra il PP, a concludere il quadro rialzista il mondo retail che si porta al 82% short in aumento, segnali questi per noi per posizionamenti long.

Non da meno euraud, che vive ora condizione opposta, grazie alla forza del dollaro australiano, che porta il cross euraud a messimi  e minimi decrescenti, con fascio di medie ribassista e quotazioni sotto il pp, a concludere il mondo retail long all’82% in aumento , il che per noi si traduce in posizionamenti short.

Vedremo oggi cosa accadrà con la BCE e con la BOE di oggi pomeriggio.

buona giornata e buon trading

       SALVATORE BILOTTA